Alcune volte nella vita ci si può trovare in “un momento di crisi”, un loop mentale, un vero e proprio circolo vizioso caratterizzato da un pensiero statico, ripetitivo, sempre uguale, che vede e affronta le situazioni da un unico punto di vista.
Edward De Bono (psicologo e massimo esponente della ricerca del pensiero creativo) afferma che sia possibile imparare a pensare in modo diverso, grazie al “pensiero laterale”. Più passano gli anni, senza aver imparato ad utilizzare la capacità di pensiero laterale, più i nostri pensieri, le nostre convinzioni saranno sempre più radicate, ferme, rigide e sedimentate.
Il pensiero verticale
Secondo Edward De Bono il pensiero verticale è quello che segue la razionalità e la logica. È quella forma di pensiero che adottiamo e attiviamo in modo automatico e quasi inconsapevolmente.
Di fronte a una situazione o problema, quello che accade è la ricerca di una soluzione che segua i principi della logica, un processo sequenziale che prosegue cercando relazioni di causa-effetto ed eliminando le possibilità che esulano dalla logica e dal principio razionale.
Il pensiero verticale per sua natura procede passo dopo passo, agendo secondo strade già conosciute, non esplorando altre opportunità, strategie o soluzioni, cosa invece fondamentale nel pensiero laterale. È una forma di pensiero matematico, razionale, tradizionale e analitico che dà sicurezza e tranquillità perché è noto e spesso percorre strategie ovvie, abituali e di cui si conosce l’esito.
Il pensiero laterale
Con il termine pensiero laterale, coniato dallo psicologo Edward De Bono, s’intende una modalità di risoluzione dei problemi che prevede un approccio indiretto, attraverso l’osservazione del problema da diverse angolazioni, con note spiccate di creatività e innovazione, contrapposta alla tradizionale modalità che necessita di concentrazione su una soluzione diretta al problema.
Il pensiero laterale è di natura intuitiva e si pone in contrapposizione al pensiero verticale, quella modalità di pensiero logico matematico e sequenziale, che a volte ci rende “imprigionati” nel nostro modo di vedere, interpretare e di conseguenza interagire con la realtà che ci circonda.
Pro e Contro
Il pensiero verticale è una forma di pensiero utilizzata quotidianamente. È quel modo di vedere e affrontare le cose che ci permette di arrivare a delle soluzioni o di compiere dei gesti nelle cose che conosciamo e caratterizzano le nostre giornate.
È quel “porto” sicuro, quella realtà standard e conosciuta che garantisce il più delle volte la riuscita dei processi funzionali. La sicurezza deriva dal fatto che si conoscono le logiche e i principi e si devono solamente ripercorrerli.
Quando si affronta un problema, è prassi comune delimitarlo entro una determinata inquadratura e cercarne la soluzione all’interno di essa. Si accetta come un dato dimostrato che una certa linea rappresenti i confini del problema, ed è entro questi confini che il pensiero verticale ricerca la soluzione.
Tuttavia, seppur fondamentale, non è sempre il più funzionale. Il pensiero verticale, infatti, esclude possibilità importanti poiché limita la creatività, l’intuizione, l’ingegno, spesso unica via per giungere a soluzioni ottimali, brillanti e procedere nella conoscenza e nei processi.
E’ l’uscita da una logica razionale e sequenziale che porta a nuove scoperte e invenzioni, perché apre alla novità e spesso favorisce la soluzione di problemi per cui quello verticale è limitato.
Le due forme di pensiero devono coesistere ed essere alimentate e messe in campo in modo complementare. Quando la razionalità sarà limitata, entrerà in gioco la creatività, che a sua volta avrà necessità della razionalità per definire le cose.
Apri la mente
Aprire la mente diventa una fonte inesauribile di scoperta, origine di nuove idee, nuovi spazi, una vera e propria risorsa. Ricercare nuove soluzioni, può condurci in luoghi del pensiero ancora inesplorati e ricchi di creatività, alternative efficaci per affrontare i nostri “momenti di crisi”.
Il Marketing Laterale nasce dalla sintesi delle teorie di Edward De Bono e Philip Kotler, quindi quel marketing che utilizza le tecniche del pensiero laterale per costruire nuove strategie e scelte operative. Le tecniche del pensiero laterale applicate al marketing hanno un profondo beneficio in termini di originalità e di valorizzazione del dettaglio creativo. L’obiettivo è considerare il mercato come un modello flessibile e operare in modo da riorganizzarlo per svilupparne uno nuovo.
Oggi, chi si ostina a fare come sempre, senza cercare nuove strade e nuovi sistemi, è condannato a rimanere dietro, a fallire.
Rinnovarsi o stare immobili? A te la scelta!
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